Il babywearing è la pratica di portare con sé i bambini in un supporto porta bebè. I benefici sono tantissimi e sarebbe impossibile parlarne in modo esauriente in un solo articolo. Qui ci limiteremo a illustrare quanto il babywearing sia comodo per i bambini portati e per i genitori, nonni, zii che portano in fascia o in marsupio.
Iniziamo questo piccolo viaggio dal principio, ossia dal fatto che ogni genitore prende il proprio bambino in braccio.
Portare in braccio i piccoli
Prendere in braccio un bambino è un gesto naturale e istintivo così come lo è l’attitudine innata del piccolo della specie umana ad aggrapparsi al corpo dell’adulto e sistemarsi nelle differenti posizioni “in braccio”. Se ci fermiamo a osservare i movimenti e il comportamento dei neonati sarà chiaro che i nostri piccoli sono “programmati” per vivere molto vicini al genitore.
Portare in braccio è una pratica naturale e presente nelle diverse culture, differenze sociali e latitudini ed è parte dell’immaginario di ognuno di noi.
Allo stesso tempo ogni genitore sperimenta quanto può essere faticoso tenere in braccio il proprio piccolo sia esso un neonato o un bambino più grande.
Portare i bimbi con un supporto
Per questo in tutte le società umane da sempre si sono sviluppate pratiche per agevolare e rendere più confortevole questa necessità di vicinanza e contatto attraverso supporti porta bebè molto differenti tra loro.
L’obiettivo è sempre lo stesso: permettere ai genitori di portare i bambini con sé ovunque e con maggiore comodità.
I genitori che utilizzano un porta bebè riescono più facilmente a conciliare il loro ruolo di accudimento con le attività quotidiane che richiedono “le mani libere” e, grazie alla vicinanza fisica, sarà per loro più facile “sintonizzarsi” con i bisogni del piccolo.
Non tutti i supporti sono però adeguati; oggi disponiamo di numerosi studi scientifici che indicano le caratteristiche che i supporti porta bebè devono possedere per portare i bambini in un modo sicuro e fisiologico.
Caratteristiche di un buon porta bebè
Qualsiasi sia il supporto scelto, esistono tre indicatori per comprendere se sia ergonomico, rispettoso cioè della fisiologia del bambino.
1. Posizione divaricata seduta.
Il supporto deve garantire la posizione a “M”, divaricata seduta o a “ranocchietto”. Le gambine devono quindi essere sufficientemente aperte, le ginocchia leggermente alzate rispetto al sederino e la seduta del supporto deve accompagnarlo e partire da incavo a incavo del suo ginocchio.
2. Curva cifotica
Tutti i bambini hanno una “gobba naturale” che li aiuta a scaricare gradualmente il peso della testa su tutta la schiena fino al sederino. La schiena forma una C ben visibile nei bambini in fascia o in marsupio se ben posizionati. Il supporto, infatti, deve accompagnare la schiena senza modificare questa naturale posizione.
3. Piedini paralleli al pavimento
Questo indicatore ci permette di valutare se le anche siano posizionate nella corretta angolatura e che la seduta non sia né troppo ampia, né troppo stretta.
Fascioteca Bari di Megamamma
Per dare risposta a dubbi o semplicemente per provare i differenti supporti, da Megamamma, è possibile usufruire della fascioteca. Su appuntamento, una persona esperta in babywearing accompagnerà i genitori nella scelta del supporto che meglio si adatta alle esigenze di bebè e genitori.