Il neonato ha appena concluso un lungo periodo immerso nel liquido amniotico e i primi bagnetti sono una naturale prosecuzione della sua esperienza intrauterina. Rappresentano una coccola delicata oltre che un modo per entrare in relazione con il piccolo. Qui proviamo a tracciare qualche riferimento per rendere questo momento sereno e piacevole per tutta la famiglia.
Costruire un ambiente accogliente
Innanzitutto sarà utile cercare di creare un ambiente emotivamente rassicurante immaginando una connessione con le sensazioni provate nell’utero dal bambino. Per questo gli stimoli dell’ambiente non devono essere troppo aggressivi. Un ambiente sufficientemente caldo (ma non troppo!) e luci soffuse favoriranno il rilassamento. La temperatura ideale dell’acqua è indicata tra i 36 e i 37 gradi. Sia che disponiate di un termometro per il bagnetto o no, l’antico metodo “della nonna” è sempre molto valido. Mamma o papà possono sentire la temperatura immergendo il gomito nell’acqua e fidarsi della propria sensibilità.
Un tempo lento
Soprattutto per il primissimo bagnetto è fondamentale prendersi tempo e dedicarsi a gesti lenti e delicati, al respiro e al contatto, senza fretta. Se in casa è presente una vasca da bagno, ci si può immergere tutti insieme, magari arricchendo l’acqua con fiori leggermente profumati e oli emollienti che fanno bene a mamma, bambino e – perché no? – anche al papà.
Una pratica utile a rassicurare il neonato è quella di avvolgerlo in una mussola con la tecnica dello swaddle in modo da permettergli un graduale contatto con la temperatura dell’acqua. Questo donerà al piccolo una sensazione piacevole di contenimento e di umido tanto vicina all’esperienza intrauterina.
Qui sotto una galleria di scatti realizzati durante il rituale del bagnetto che Ostetrica Rosa Campobasso ha deciso di condividere con noi.
La vaschetta verticale
La scelta della vasca è un elemento che ha il suo peso nella creazione di un momento piacevole. Una soluzione molto confortevole e poco diffusa è la vaschetta verticale. Si tratta di un recipiente progettato per immergere il bimbo in una posizione simile a quella assunta nel grembo materno. Ergonomica e compatta, ha il vantaggio di poter essere spostata agevolmente e collocata in posizione rialzata, aspetto da non sottovalutare per il benessere della schiena dei genitori. Basta una sola mano per reggere il collo del piccolo mentre l’altra sarà libera di detergere e accarezzare. La vaschetta è anche ecologica, è necessario un quantitativo di acqua molto limitato per riempirla.
Cosa usare per lavare il neonato?
Una cosa fondamentale da sapere è che i neonati non hanno bisogno di essere lavati a fondo. La semplice acqua tiepida è più che sufficiente per il bagnetto quotidiano. I detergenti, seppure specifici e naturali sono nella prima fase di vita inutili. E’ possibile aggiungere all’acqua prodotti naturali come l’amido di riso per “rinfrescare” il piccolo. L’amido di riso ha infatti una funzione addolcente per la pelle sensibile del bambino. E’ ipoallergenico, privo di profumo, rispetta la pelle senza privarla delle sue naturali difese.